Ode al 50mm

Questo post nasce dalla volontà di spiegare come sono arrivato a considerare il 50mm come la mia focale.

Quando ho inziato a fotografare sono partito con vari zoom, che considero utilissimi per certi usi professionali ed assolutamente deleteri dal punto di vista didattico e di allenamento dell'occhio.

Il primo impatto con l'utilizzo estensivo di un fisso da 50mm mi ha indisposto non poco. Acquistai a suo tempo un Sigma 50mm f/1.4 per Canon, che rivendetti dopo circa un anno di insoddisfazione. 
Lo utilizzavo in contemporanea al Canon 24-70 f/2.8 L USM e mi infastidiva incredibilmente l'ingessamento che sentivo quando uscivo con il fisso.

Circa un anno dopo ho acquistato il Canon 50mm f/1.2 L USM. I primi sei mesi di utilizzo sono stati veramente tristi, nel senso che non riuscivo a trovarmici, e a parte il bokeh eccezionale, restavo con l'amaro in bocca dopo ogni uso. Visto che fortunatamente sono abbastanza cocciuto, ho perserverato costringendomi ad utilizzarlo, imponendomi anche di a cercare di vedere tutto a 50mm, anche mentre camminavo in giro senza macchina fotografica.

Passato un altro anno, mi da fastidio utilizzare gli zoom, e tra tutte le focali prediligo quasi sempre il 50mm. Il motivo è semplice, ormai sono allenato a vedere le cose così, so sempre esattamente cosa starebbe nell'inquadratura e cosa fuori da essa se fotografassi ciò sto guardando attraverso un 50mm. La comodità di un modus operandi del genere è immensa, e per me supera di gran lunga quella di avere uno zoom.

Altra considerazione, la focale vanta una produzione di obiettivi a dir poco sterminata. Solo su Canon si possono utilizzare, tramite appositi anelli adattatori, 50mm di ogni tipo e con carattere completamente diverso l'uno dall'altro. Attualmente mi diletto con un Canon 50mm f/1.2 L USM, con uno Zeiss Planar 50mm f/1.4 per Contax/Yashica ed un altro Zeiss 
Planar 50mm f/1.7 sempre per Contax/Yashica, nonché con un Leica R Summicron 50mm f/2 prima versione.

Ognuno di essi ha le proprie caratteristiche e mi piace, per un motivo o per l'altro.


Mi ripropongo di mostrarvi un test sul campo tra vari 50mm non appena sarà uscita una mirrorless con sensore a pieno formato, che mi permetta di utilizzare nel pieno della gloria anche i vetri costruiti per baionette con tiraggio puù corto rispetto al Canon EOS.


Nel frattempo, il consiglio è quello di montare un 50mm e costringersi ad utilizzare solo quello per un buon periodo di tempo!

Alla ricerca di nuove vie

Non so in quanti seguano regolarmente il blog; dall'ultimo post ad oggi ho avuto un cambiamento fotografico abbastanza sconvolgente.

Per riassumere, mi sono reso conto che nessuna delle mie foto aveva un significato, vedi questo paesaggio dolomitico:

Tramonto alle Tre Cime

Ben fatto, sono felice di come è venuto ma...manca di qualcosa, è solo un altro paesaggio dolomitico.
Altro esempio, questo ritratto.

Lucrezia

Ben fatto, sono felice di come è venuto ma...manca di qualcosa, è solo un altro bel ritratto.

Sono una persona decisamente fantasiosa, e visiva. Fin da piccolo sono sempre andato in giro vedendo buffe analogie, ridendo da solo per le forme che le cose possono assumere in base a come sono osservate.

La rivelazione è stata tristissima: non ho mai fotografato queste cose. Mi sono dedicato prima alla tecnica, poi ad alcuni tipi di fotografia-cartolina, poi ad imitare gli altri, il tutto senza mai fermarmi a pensare a che cosa davvero vedevo e senza rendermi conto che avrei potuto fotografare quello.

Un intervento di Settimio Benedusi su un noto forum generalista, in cui tentava di spiegare alla massa il concetto di progettualità come ciò che crea il valore della fotografia, mi ha in primo luogo fatto pensare che ero d'accordo con lui.

Subito dopo ho pensato che sono un idiota, visto che non avevo quasi mai messo in pratica la mia progettualità fino ad allora.

Quindi, crisi fotografica generale.

Visto che in qualche modo dovevo uscirne, ho cercato nuove vie. Mi ha spronato molto anche l'acculturatissimo Giuseppe Pagano, che oltre ad essere inesauribile fonte di scoperte fotografiche, più o meno vede le cose in modo affine al mio vecchio nuovo modo.

E le nuove vie hanno portato a qualcosa che vi mostrerò nei prossimi tempi.

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